Codice etico
CODICE DI COMPORTAMENTO 231
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
C.S.O. Srl
Premessa
La Società C.S.O. Srl (d’ora in poi “C.S.O.”), svolge la propria attività nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in tutti i paesi in cui opera.
C.S.O. opera in conformità con i principi di libertà, di dignità dell’individuo e rispetto della diversità, e rifiuta ogni forma di discriminazione riguardante differenze di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
C.S.O. si prefigge di costruire la sua crescita e di consolidare la sua immagine, fedele a valori di correttezza e lealtà, in ogni processo del lavoro quotidiano. Questo anche al fine di curare la buona reputazione della società, risorsa questa di grande valore sia nei rapporti con il mercato sia nei rapporti con gli investitori.
A questo scopo C.S.O. favorisce un ambiente di lavoro ispirato al rispetto, alla correttezza e alla collaborazione e permette il coinvolgimento e la responsabilizzazione di dipendenti e collaboratori, con riguardo agli specifici obiettivi che si pone ad ai metodi adottati per raggiungerli.
In attuazione di quanto previsto dal Decreto Legislativo 231 dell’8 giugno 2001, con la pubblicazione di questo Codice di Comportamento 231, adottato dall’Organo Amministrativo in data 12/12/2011, C.S.O. stabilisce specifiche norme di condotta cui si devono attenere tutti i soggetti con i quali viene in contatto.
Per garantire l’osservanza del Codice di Comportamento 231 C.S.O. ha istituito al proprio interno un apposito Organismo di Vigilanza.
Ogni variazione e/o integrazione del presente Codice sarà preventivamente approvata dall’Organo Amministrativo e tempestivamente diffusa ai Destinatari di cui al successivo punto 1.2.
1. PRINCIPI GENERALI
1.1 Natura e obiettivi del Codice di Comportamento 231
Il Codice di Comportamento 231 è un documento ufficiale nel quale sono fissati i principi etici che C.S.O. rispetta, nei quali si rispecchia e ai quali coerentemente si devono ispirare tutti i soggetti con i quali viene in contatto; esprime gli impegni e le responsabilità etiche assunti dai propri collaboratori nella conduzione delle attività aziendali.
Il Codice di Comportamento 231 è volto ad esplicitare e rendere chiaro, inequivocabile e comprensibile a tutti coloro che operano all’interno o che comunque sono legati a C.S.O., il rispetto dei suddetti principi etici.
1.2 Destinatari del Codice di Comportamento 231
Si distinguono in destinatari obbligati e pertanto sanzionabili in caso di violazioni e in destinatari non obbligati.
Sono destinatari obbligati del Codice ed in quanto tali tenuti a osservarne i principi in esso contenuti, gli amministratori, i sindaci, i soci, i dipendenti, i dirigenti, i collaboratori nonché qualsiasi soggetto eserciti la gestione e il controllo di C.S.O., a prescindere dalla qualifica giuridico-formale.
Sono altresì Destinatari obbligati del Codice tutti i collaboratori che intrattengono un rapporto di lavoro a qualsiasi titolo, anche occasionale, con C.S.O., gli agenti, i lavoratori parasubordinati, i partners, i fornitori, i consulenti e chiunque svolga attività in nome e per conto di C.S.O. o sotto il controllo della stessa.
Sono destinatari non obbligati e quindi non sottoposti a sanzione per violazione delle disposizioni del Codice: i fornitori, i consulenti e i partners quando non svolgono attività in nome o per conto di essa, nonché i beneficiari delle iniziative di C.S.O. e tutti i portatori di interesse nei confronti della stessa.
Nei confronti dei destinatari non obbligati, il rispetto e la condivisione del Codice può costituire un criterio per la scelta dei soggetti con i quali instaurare o mantenere rapporti. Sarà cura della funzione competente ottenere da questi soggetti l’assunzione dell’impegno al rispetto del Codice di Comportamento 231.
1.3 Principi generali di comportamento
C.S.O. conduce la proprie attività con integrità, correttezza e professionalità, al fine di perseguire le finalità statutarie e la realizzazione della propria mission. Evita qualsiasi condotta possa facilitare o far sorgere il sospetto della commissione di qualsiasi tipo di illecito, minando la fiducia, la trasparenza o la tranquillità dell’ambiente di lavoro e del contesto economico in cui opera.
Tutti i soggetti legati a C.S.O. devono manifestare integrità morale nelle azioni intraprese per conto della stessa.
2. C.S.O. E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
2.1 Rapporti con la Pubblica Amministrazione
I rapporti di C.S.O. con i pubblici ufficiali, con gli impiegati pubblici (incaricati di pubblico servizio o meno) e con i concessionari di pubblico servizio, devono basarsi sulla trasparenza, sulla legalità e sulla correttezza.
A tal fine nei rapporti con la Pubblica Amministrazione C.S.O. eviterà di essere rappresentata da un’unica persona fisica, al fine di minimizzare il rischio di rapporti interpersonali non coerenti con la volontà della Società; nel caso in cui ciò non fosse possibile, è comunque garantita la tracciabilità del rapporto.
Ogni soggetto, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione dovrà osservare gli obblighi di informazione nei confronti di C.S.O. e dell’Organismo di Vigilanza; dovrà rendere disponibili ed accessibili atti e documenti prodotti nell’ambito delle proprie funzioni; non dovrà promettere danaro o altra utilità anche per ottenere un atto legittimo e conforme ai doveri di un funzionario pubblico.
Non è consentito tenere, direttamente o indirettamente, comportamenti tali da influenzare alcuna decisione della Pubblica Amministrazione; non è consentito inviare documenti amministrativi e contabili falsi o artatamente formulati, attestare requisiti inesistenti o dare garanzie non rispondenti al vero; non è consentito dare o promettere doni, danaro o altri vantaggi a pubblici ufficiali e impiegati incaricati di pubblico servizio in modo da influenzare l’imparzialità del loro giudizio professionale o ottenere condizioni di favore a danno della Pubblica Amministrazione.
Non è consentito esaminare o proporre opportunità di impiego e/o commerciali che possano avvantaggiare dipendenti della P.A. nell’interesse della Società. In particolare, C.S.O. non assume né attribuisce alcun tipo di incarico professionale né intraprende alcuna attività economica con pubblici ufficiali o impiegati pubblici e loro parenti e affini entro il 3° grado, anche indirettamente per interposta persona, che abbiano partecipato a procedimenti amministrativi (contrattuali o meno) o giudiziari, comportanti vantaggi per C.S.O. negli ultimi 3 mesi.
Se i rapporti con la Pubblica Amministrazione prevedono il pagamento di commissioni o provvigioni, chi, autorizzando questi pagamenti ad agenti o altri intermediari, ha il fondato sospetto che parte di questi pagamenti od onorari possa essere usata per corrompere o influenzare la decisione di un pubblico ufficiale, deve darne immediata comunicazione all’Organismo di Vigilanza.
Tali prescrizioni si applicano altresì ai pagamenti fatti nei confronti di soggetti pubblici stranieri.
2.2 Regali, omaggi e benefici
E’ vietata qualsiasi forma di regalo a funzionari pubblici, italiani ed esteri, o a loro familiari, che possa influenzarne il comportamento, l’indipendenza di giudizio o possa indurre ad assicurare un qualsiasi vantaggio per C.S.O.
2.3 Finanziamenti, erogazioni pubbliche e profitti a carico della P.A.
C.S.O. non deve in nessun modo conseguire ingiustamente profitti a danno della P.A.; pertanto non deve:
• ricevere indebitamente - tramite documenti falsi (o attestanti cose non vere), o mediante l’omissione di informazioni dovute - contributi, finanziamenti, rimborsi, mutui agevolati ovvero altre erogazioni da parte delle P.A.;
• utilizzare contributi, sovvenzioni o finanziamenti pubblici per scopi diversi da quelli per cui sono concessi;
• redigere false rendicontazioni o rilasciare documenti falsi, in merito all’utilizzo dei suddetti finanziamenti ovvero in merito a rapporti commerciali con la P.A. regolati da meccanismi di rendicontazione;
• venir meno, in tutto o in parte, agli obblighi contrattuali nei confronti della P.A., ovvero fornire prestazioni diverse da quelle contrattualizzate;
• procurare indebitamente a sé o alla Società qualsiasi altro tipo di profitto (licenze, autorizzazioni, sgravi di oneri, agevolazioni fiscali o mancato pagamento di contributi previdenziali, ecc.) in danno delle Pubbliche Amministrazioni;
• intraprendere attività economiche, conferire incarichi professionali, dare o promettere doni, danaro, o altri vantaggi, a pubblici ufficiali o impiegati pubblici coinvolti in procedimenti amministrativi che possano comportare vantaggi per la Società;
• alterare in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico della P.A. o intervenire senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi, contenuti in uno dei suddetti sistemi.
2.4 Finanziamenti a partiti, a organizzazioni politiche e sindacali
I rapporti di C.S.O. con movimenti, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, in Italia e all’Estero, e con i loro funzionari, agenti o candidati sono ispirati ai principi etici di correttezza e rispetto delle leggi. C.S.O. non eroga contributi ai predetti enti, se non nei limiti previsti dalla legge e previa deliberazione dell’Organo Amministrativo. I contributi eventualmente versati nel rispetto di quanto sopra, devono essere registrati nelle scritture contabili.
La Società non rimborserà contributi politici, concessi a titolo personale da dipendenti, dirigenti, amministratori, sindaci e altri soggetti legati ad essa.
E’ altresì vietata ogni pratica riconducibile al c.d. “voto di scambio” finalizzata all’ottenimento di un indebito vantaggio per C.S.O. in danno della Pubblica Amministrazione.
3. CORRETTEZZA E TRASPARENZA NEI CONTI SOCIALI E NEL GOVERNO SOCIETARIO
3.1 Trasparenza contabile e informativa societaria
Le comunicazioni sociali devono essere redatte in conformità con i principi, i criteri e le regole stabiliti dal Codice Civile e dai principi contabili. Nel rispetto della norma devono rispondere a criteri di veridicità, accuratezza, completezza e chiarezza anche al fine di garantire a soci e terzi un’immagine chiara della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Tutti gli amministratori, i sindaci, i dirigenti, i dipendenti e i collaboratori di C.S.O. sono obbligati a eseguire ogni denuncia, comunicazione e deposito nel registro delle imprese, nei termini prescritti dalla legge e a segnalare con tempestività all’Organismo di Vigilanza, ogni omissione, imprecisione o falsificazione delle scritture contabili o dei documenti di supporto di cui siano venuti a conoscenza.
Per evitare di dare o ricevere pagamenti indebiti dovranno essere rispettati i seguenti principi:
• tutti i pagamenti e gli altri trasferimenti di valuta fatti dalla/alla Società anche dall/all’estero, devono essere accuratamente ed integralmente registrati nei libri contabili e nelle scritture obbligatorie;
• tutti i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente ai legittimi destinatari e per le attività contrattualmente formalizzate;
• non devono essere create registrazioni false, incomplete o ingannevoli, e non devono essere istituiti fondi segreti o non registrati, e neppure possono essere depositati fondi in conti personali o non appartenenti all’ente;
• non deve essere fatto alcun uso non autorizzato di fondi di C.S.O.
3.2 Procure e deleghe
Nessuno deve avere poteri di rappresentanza, direzione e gestione al di fuori di specifiche deleghe e del sistema di autorizzazioni e approvazioni per l’assunzione di decisioni di gestione operativa, finanziaria e di investimento esistente all’interno di C.S.O.
Tutte le attività effettuate da C.S.O. o da terzi in nome e per conto di C.S.O. devono essere, in un regime di riservatezza:
• legittime e rispettose di norme, procedure e regolamenti;
• aperte ad analisi e verifiche obiettive, con precisa individuazione dei soggetti coinvolti;
• basate su informazioni corrette e complete.
In particolare, il sistema di deleghe deve assicurare che:
• a nessun soggetto vengano attribuiti poteri illimitati o funzioni per legge non delegabili;
• a nessun soggetto vengano contestualmente delegati poteri di spesa e di controllo;
• il contenuto delle deleghe sia conforme alle responsabilità assegnate e non in sovrapposizione o conflitto, anche solo parziale o potenziale, con attribuzioni delegate ad altri soggetti;
• i poteri e le attribuzioni conferiti siano conosciuti dall’Organismo di Vigilanza.
Le deleghe possono essere attribuite anche a soggetti esterni alla Società, ad esempio nell’ambito di rapporti di consulenza. In tal caso, insieme all’accettazione delle funzioni o dei compiti delegati, tali soggetti dovranno accettare i principi esposti nel presente Codice.
3.3 Tutela del capitale sociale e altri obblighi in relazione all’amministrazione
Gli amministratori (o chiunque ne svolga le funzioni) collaborano affinché i sindaci possano svolgere le attività di controllo ad essi affidate.
Nella corretta gestione del patrimonio sociale gli amministratori, i dipendenti, i dirigenti, i collaboratori e i soci dovranno:
• valutare correttamente il patrimonio sociale, i beni, crediti e le azioni, non attribuendo ad essi valori superiori o inferiori a quelli dovuti;
• seguire gli stessi criteri nelle valutazioni e nelle altre operazioni necessarie/strumentali alle operazioni di fusione o scissione con altre Società;
• non effettuare operazioni illecite sul capitale sociale.
Nessuno deve cercare di influenzare il regolare svolgimento delle assemblee societarie, traendo in inganno o in errore.
Gli amministratori devono informare il loro comportamento a buona fede e correttezza, e in particolare sono tenuti a:
• svolgere il loro incarico con diligenza e nel rispetto del criterio di collaborazione con gli altri organi societari;
• comunicare tempestivamente all’Organismo di Vigilanza ogni comportamento che appaia in contrasto anche solo potenziale con il dettato legislativo, tutelando l’integrità del patrimonio sociale e prescindendo, ove richiesto, dall’interesse degli azionisti alla restituzione dei conferimenti;
• verificare lo stato patrimoniale della Società, specie in riferimento all’esattezza e veridicità dei dati ivi riportati, prima di procedere alla ripartizione degli utili e delle riserve.
3.4 Custodia e gestione del patrimonio sociale
C.S.O. si adopera affinché l’utilizzo delle risorse disponibili, effettuato in conformità alla normativa vigente e ai contenuti dello statuto, ed in linea con i principi del presente Codice di Comportamento 231, sia volto a garantire, accrescere e rafforzare il patrimonio aziendale, a tutela della Società stessa, dei soci, dei creditori e del mercato.
Gli amministratori, i dipendenti, i dirigenti e i collaboratori di C.S.O. sono direttamente e personalmente responsabili della protezione e del legittimo utilizzo dei beni (materiali e immateriali) e delle risorse loro affidati per espletare le proprie funzioni.
Nessuno dei beni di proprietà di C.S.O. può essere utilizzato per finalità diverse da quelle indicate dalla stessa né per finalità illegali.
Ogni bene di proprietà di C.S.O. deve essere registrato nelle scritture contabili, a meno che la normativa non consenta diversamente.
3.5 Dovere di imparzialità e conflitto di interessi
Tutti devono operare con imparzialità e assumere decisioni con rigore e trasparenza nello svolgimento di tutti i procedimenti aziendali, respingendo ogni illegittima pressione.
Nel caso in cui si subiscano pressioni, lusinghe o richieste di favori che riguardino la propria o l’altrui attività lavorativa oppure si ricevano proposte che tendano a far venir meno il dovere di imparzialità, è fatto espresso obbligo di informare senza indugio l’Organismo di Vigilanza. Tutti i dipendenti, i dirigenti, gli amministratori, i sindaci e collaboratori devono evitare situazioni nelle quali si possa generare un qualsiasi conflitto di interesse tra le attività economiche personali e familiari e le mansioni ricoperte all’interno della Società.
Le scelte e le azioni devono essere orientate al miglior vantaggio possibile per la Società, che a tal fine stabilisce le seguenti regole:
• chi ha un interesse concorrente, anche solo parzialmente, con quello della Società, non può fare o collaborare ad operazioni, tramite le quali si dispone dei beni appartenenti o gestiti dalla stessa;
• non è consentito svolgere affari o altra attività professionale che concorra anche solo parzialmente e indirettamente con gli interessi della Società.
3.6 Gestione dei pagamenti
I pagamenti inerenti a qualsivoglia transazione in cui C.S.O. è parte non possono avere luogo tramite denaro contante o libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore, quando il valore da trasferire è complessivamente superiore ai limiti stabiliti dalle norme di legge.
4. REGOLE DI CONDOTTA RELATIVE ALLA SALUTE, ALLA SICUREZZA E ALL’AMBIENTE
La salute, la sicurezza dei propri dipendenti e la tutela dell'ambiente rappresentano esigenze primarie che C.S.O. salvaguarda, nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile e della normativa applicabile. A tal fine, la Società programma le proprie attività ricercando un continuo equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze sociali ed ambientali e diffonde la cultura della sicurezza, della prevenzione dei rischi e della tutela dell’ambiente presso tutti i portatori d’interesse.
C.S.O. valuta attentamente tutte quelle situazioni che possono generare impatti ambientali come le emissioni in atmosfera, i rifiuti, l’inquinamento acustico. Garantisce la sicurezza, la salute dei propri dipendenti e collaboratori e la tutela dell’ambiente. Assicura il pieno rispetto della normativa vigente in materia, garantendo un ambiente di lavoro sicuro, sano e idoneo allo svolgimento dell’attività lavorativa.
I dipendenti di C.S.O., nell’ambito delle proprie mansioni, devono partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute e della sicurezza nei confronti di se stessi, dei colleghi e dei terzi.
Al perseguimento delle finalità sopra esposte, la Società destina le risorse organizzative, strumentali ed economiche con l’obiettivo di garantire la piena osservanza della normativa antinfortunistica vigente ed il continuo miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro e delle relative misure di prevenzione.
I Destinatari, ciascuno per quanto di propria competenza, sono tenuti ad assicurare il pieno rispetto delle norme di legge applicabili, dei principi del presente Codice, dei protocolli e delle procedure aziendali ed ogni altra disposizione prevista per garantire la tutela della sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
C.S.O. agisce nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia ambientale. Lo scarico e le immissioni nell’aria, nel suolo e nel sottosuolo così come lo smaltimento dei rifiuti anche speciali e/o pericolosi rispettano, oltre alle leggi in materia, i più elevati standard qualitativi. Laddove, ai fini dell’assolvimento dei predetti obblighi, sia necessario l’intervento di soggetti autorizzati, questi ultimi sono scelti tra quelli in possesso dei più alti requisiti di affidabilità, professionalità ed eticità.
5. RAPPORTI CON I MASS MEDIA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
I rapporti con la stampa, i mezzi di comunicazione ed informazione e, più in generale, la comunicazione verso l’esterno, sono ispirati a principi di verità, correttezza, trasparenza, prudenza, e devono essere tenuti solo dai soggetti dotati di specifica delega.
Tutti coloro che operano a qualsiasi titolo per conto di C.S.O. sono tenuti a mantenere la massima riservatezza, e quindi a non divulgare o richiedere indebitamente notizie, sui documenti, sul know how, sui progetti, sulle operazioni aziendali e, in generale, su quanto appreso nel corso della propria attività lavorativa.
Non è consentito rendere noti a soggetti esterni alla Società contenuti, effetti, termini od ambiti di applicazione di provvedimenti o determinazioni aventi efficacia esterna, prima che gli stessi siano stati formalizzati e formalmente comunicati alle parti interessate. Non è consentito effettuare dichiarazioni, affermazioni o comunicati al pubblico che possano in qualsiasi modo ledere o mettere in cattiva luce la posizione e l’operato della Società.
Non è consentito l’accesso di terzi a documenti interni alla Società sia formalizzati, sia in fase di redazione, se non nei casi e nei modi previsti dalla legislazione, nonché dalla normativa interna vigente.
C.S.O. a salvaguardia della sua immagine e della correttezza delle informazioni rilasciate, e in linea con i principi suesposti, stabilisce che nessun dipendente e/o collaboratore – se non autorizzato – possa rilasciare interviste o qualsiasi tipo di dichiarazione, per conto o riguardanti la Società a soggetti esterni non qualificati ovvero giornalisti. Chi venisse sollecitato a rilasciare dichiarazioni riguardanti la Società, a soggetti esterni non qualificati ovvero giornalisti accreditati, dovrà rinviare questi agli organi preposti o autorizzati.
6. C.S.O. E LA TUTELA DELLA PERSONALITA’ INDIVIDUALE
C.S.O. ripudia chiunque mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di una situazione d’inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità o mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi eserciti su una persona, poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà ovvero chiunque riduce o mantiene una persona in stato di soggezione continuativa. In particolare, C.S.O.:
• non diffonde, distribuisce, divulga o pubblicizza in alcun modo materiale pornografico minorile, con qualsiasi mezzo anche per via telematica, ovvero divulga notizie o informazioni finalizzate all’adescamento o allo sfruttamento sessuale dei minori;
• non utilizza mano d’opera a basso costo attraverso il lavoro di immigrati, anche minorenni, provenienti da Paesi disagiati o in condizioni di non poter rifiutare un simile impiego.
Nell’ambito della normative vigente, C.S.O. si impegna ad adottare le misure di controllo e di vigilanza più opportune al fine di prevenire ogni possibile comportamento finalizzato alla commissione di delitti contro la persona richiede, altresì, il rispetto della suddetta normativa, delle disposizioni interne impartite e dei principi deontologici adottati.
7. C.S.O. E I RAPPORTI CON LE AUTORITA’ GIUDIZIARIE E DI CONTROLLO
C.S.O. nello svolgimento della propria attività, opera in modo lecito e corretto collaborando con l’Autorità Giudiziaria, le Forze dell’Ordine e qualunque Pubblico Ufficiale che abbia poteri ispettivi e svolga indagini nei suoi confronti.
A tal fine esige che tutti i suoi amministratori, dirigenti, dipendenti e collaboratori prestino la massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chiunque venga a svolgere ispezioni e controlli per conto dell’INPS, del Ministero del Lavoro e di qualunque altra Pubblica Amministrazione.
In previsione di un procedimento giudiziario, di un’indagine o di un’ispezione da parte della P.A., nessuno deve distruggere o alterare registrazioni, verbali, scritture contabili e qualsiasi tipo di documento, mentire o fare dichiarazioni false alle autorità competenti; tentare di persuadere qualcun altro a fornire informazioni false o ingannevoli alle autorità competenti.
Nessuno può intraprendere attività economiche, conferire incarichi professionali, dare o promettere doni, danaro o altri vantaggi, a chi effettua gli accertamenti e le ispezioni ovvero alle autorità giudiziarie competenti.
Chiunque a titolo personale o per fatti dipendenti dal rapporto di lavoro, riceva mandati di comparizione, notifica di provvedimenti giudiziari, dovrà contattare immediatamente i legali della Società e informare l’Organismo di Vigilanza.
8. REGOLE RELATIVE ALLA SICUREZZA INFORMATICA E AL TRATTAMENTO ILLECITO DEI DATI
C.S.O. conscia dei continui cambiamenti delle tecnologie e dell’elevato impegno operativo, organizzativo e finanziario richiesto a tutti i livelli della struttura aziendale, si è posta come obiettivo l’adozione di efficaci politiche di sicurezza informatica; in particolare, tale sicurezza viene perseguita attraverso (i) la protezione dei sistemi e delle informazioni dai potenziali attacchi e (ii) la garanzia della massima continuità del servizio.
Nell’ambito delle suddette regole, è fatto divieto a chiunque di:
a) alterare documenti informatici, pubblici o privati, aventi efficacia probatoria;
b) accedere abusivamente al sistema informatico o telematico di soggetti pubblici o privati;
c) accedere abusivamente al proprio sistema informatico o telematico al fine di alterare e /o cancellare dati e/o informazioni;
d) detenere e utilizzare abusivamente codici, parole chiave o altri mezzi idonei all’accesso a un sistema informatico o telematico di soggetti concorrenti, pubblici o privati, al fine di acquisire informazioni riservate;
e) detenere e utilizzare abusivamente codici, parole chiave o altri mezzi idonei all’accesso al proprio sistema informatico o telematico al fine di acquisire informazioni riservate;
f) svolgere attività di approvvigionamento e/o produzione e/o diffusione di apparecchiature e/o software allo scopo di danneggiare un sistema informatico o telematico, di soggetti, pubblici o privati, le informazioni, i dati o i programmi in esso contenuti, ovvero di favorire l’interruzione, totale o parziale, o l’alterazione del suo funzionamento;
g) svolgere attività fraudolenta di intercettazione, impedimento o interruzione di comunicazioni relative a un sistema informatico o telematico di soggetti, pubblici o privati, al fine di acquisire informazioni riservate;
h) installare apparecchiature per l’intercettazione, impedimento o interruzione di comunicazioni di soggetti pubblici o privati;
i) svolgere attività di modifica e/o cancellazione di dati, informazioni o programmi di soggetti privati o soggetti pubblici o comunque di pubblica utilità;
j) svolgere attività di danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici o telematici altrui;
k) distruggere, danneggiare, rendere inservibili sistemi informatici o telematici di pubblica utilità.
C.S.O. tratta le informazioni di cui è in possesso nel pieno rispetto della normativa vigente nei paesi in la Società opera e nei limiti previsti dal Codice. Le informazioni vengono utilizzate esclusivamente a fini consentiti e vengono comunque trattate garantendone la massima riservatezza.
9. REGOLE DI CONDOTTA INERENTI AGLI ILLECITI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA’ DI PROVENIENZA ILLECITA
C.S.O. condanna qualsiasi comportamento che possa anche solo indirettamente agevolare la realizzazione di fattispecie delittuose quali la ricettazione, il riciclaggio o l’impiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita; a tal fine la Società si impegna ad attivare tutte le modalità di controllo preventivo e successivo necessarie allo scopo.
10. REGOLE DI CONDOTTA RELATIVI ALLA TUTELA DELL’INDUSTRIA E IL COMMERCIO
C.S.O. ispira la propria condotta nei confronti dei concorrenti ai principi di lealtà e correttezza e, conseguentemente, stigmatizza qualsiasi comportamento che possa costituire impedimento o turbamento all’esercizio di un’impresa o di un commercio o che possa essere in qualunque modo collegato alla commissione di delitti contro l’industria e il commercio.
In particolare, è fatto espresso divieto a tutti i Destinatari di:
a) adoperare violenza sulle cose ovvero utilizzare mezzi fraudolenti per ostacolare l’attività industriale o commerciale altrui;
b) porre in essere, nell’esercizio di un’attività industriale, commerciale o comunque produttiva, atti di concorrenza facendo ricorso alla violenza o alla minaccia;
c) perpetrare condotte idonee a cagionare nocumento alle industrie nazionali ponendo in vendita o comunque mettendo in circolazione, sui mercati nazionali o esteri, prodotti industriali con nomi, marchi o segni distintivi contraffatti o alterati;
d) consegnare all’acquirente, nell’ambito e/o nell’esercizio di un’attività commerciale o di uno spaccio aperto al pubblico, una cosa mobile per un’altra (aliud pro alio) ovvero una cosa mobile che per origine, provenienza, qualità o quantità è diversa rispetto a quella dichiarata o pattuita;
e) vendere o porre comunque in circolazione opere dell’ingegno o prodotti industriali recanti nomi, marchi o segni distintivi - nazionali o esteri - atti ad indurre in inganno il compratore sull’origine, provenienza o qualità delle opere stesse o del prodotto;
f) fabbricare o adoperare industrialmente oggetti o altri beni realizzati usurpando o violando il titolo di proprietà industriale, pur potendo conoscere dell’esistenza dello stesso, nonché cercare di trarre profitto dai beni di cui sopra introducendoli nel territorio dello Stato, detenendoli e/o ponendoli in vendita o mettendoli comunque in circolazione.
C.S.O. si impegna, altresì, a non porre in essere comportamenti illeciti, o comunque sleali, allo scopo di impossessarsi di segreti commerciali, elenchi fornitori, o informazioni relative alle infrastrutture o ad altri aspetti dell’attività economica di terzi. C.S.O. inoltre, non assume dipendenti provenienti da società concorrenti al fine di ottenere informazioni di carattere confidenziale, né induce il personale o i clienti delle società concorrenti a rivelare informazioni che essi non possono divulgare.
11. DISPOSIZIONI RELATIVE AI REATI SOCIETARI
C.S.O. condanna qualsiasi comportamento da chiunque posto in essere volto ad alterare la correttezza e la veridicità dei dati e delle informazioni contenute in bilanci, relazioni o altre comunicazioni sociali, diretta ai soci, al pubblico e alla società che effettua revisione legale.
Tutti i soggetti chiamati alla formazione dei suddetti atti sono tenuti a verificare, con la dovuta diligenza, la correttezza dei dati e delle informazioni che saranno poi recepite per la redazione degli atti sopra indicati.
C.S.O. condanna qualsiasi azione anche nei confronti di soggetti privati consistente nel promettere od offrire, direttamente od indirettamente, denaro, servizi, prestazioni od altre utilità da cui possa conseguirne un indebito o illecito interesse o vantaggio. Sono ammessi doni o altre utilità di modico valore e, in ogni caso, rientranti negli usi, costumi o attività legittimi.
C.S.O. esige che gli amministratori, i responsabili di funzione ed i dipendenti della società, tengano una condotta corretta e trasparente nello svolgimento delle loro funzioni, soprattutto in relazione a qualsiasi richiesta avanzata da parte dei soci, del collegio sindacale, degli organi sociali e della società di revisione legale nell’esercizio delle loro rispettive funzioni istituzionali.
E’ vietato porre in essere qualsiasi comportamento da parte degli amministratori della società, volto a cagionare una lesione all’integrità del patrimonio sociale.
E’ vietata l’effettuazione di operazioni di riduzioni o capitale sociale o fusioni con altra società o scissioni allo scopo di cagionare un danno ai creditori.
E’ vietato compiere qualsiasi atto, simulato o fraudolento, diretto a influenzare la volontà dei componenti della società per ottenere l’irregolare formazione di una maggioranza e/o una deliberazione differente da quella che diversamente sarebbe stata assunta.
E’ vietato diffondere notizie false sia all’interno che all’esterno della Società, concernenti la società stessa, i suoi dipendenti, i collaboratori ed i terzi che per essa operano.
In occasioni di verifiche e di ispezioni da parte delle Autorità pubbliche competenti, i Destinatari devono mantenere un atteggiamento di massima disponibilità e di collaborazione nei confronti degli organi ispettivi e di controllo.
E’ vietato ostacolare, in qualsiasi modo, le funzioni delle Autorità pubbliche di vigilanza per via delle loro funzioni istituzionali.
12. REGOLE RELATIVE AGLI ILLECITI TRANSNAZIONALI E ALLA CRIMINALIA’ ORGANIZZATA
C.S.O. condanna qualsiasi comportamento, sia dei soggetti che rivestono un ruolo apicale all’interno della Società, che possa anche solo indirettamente agevolare la realizzazione di fattispecie delittuose, aventi carattere nazionale o transnazionale, quali l’associazione per delinquere, e tra queste anche quella finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, il riciclaggio di beni, denaro o altre utilità di provenienza illecita e l’intralcio alla giustizia, ovvero determinare possibili violazioni delle disposizioni contro la criminalità organizzata vigenti. A tal fine la Società si impegna ad attivare tutte e modalità di controllo preventivo e successivo necessarie allo scopo (separazione dei ruoli, tracciabilità delle operazioni, monitoraggio, ecc.).
13. REGOLE DI CONDOTTA RELATIVE ALLA TUTELA DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE E DEL DIRITTO D’AUTORE
Le informazioni riservate relative ai dati, alle strategie, ed agli obiettivi societari, non devono essere acquisite e divulgate ad estranei al C.S.O. se non da parte delle persone espressamente preposte e delegate a questo compito.
Devono considerarsi informazioni riservate a titolo meramente esemplificativo le informazioni relative ai prodotti, al loro sviluppo, ai processi produttivi, alle strategie ed alle condizioni commerciali, alla clientela, alle partnership, al know-how scientifico, tecnologico e industriale, alle operazioni finanziarie, ai risultati operativi, agli investimenti, ai progetti ed alla documentazione tecnica, ai piani di marketing, agli elenchi dei fornitori ed ai prezzi d’acquisto, agli aspetti logistici, alle soluzioni informatiche e a quant’altro faccia parte del patrimonio delle conoscenze societarie per la conduzione e lo sviluppo del business del C.S.O..
Le informazioni riservate ed i materiali che i Destinatari utilizzano nell’ambito delle proprie attività lavorative, sono di proprietà esclusiva del C.S.O., che ne tutela la riservatezza e ne rivendica l’origine.
La Società C.S.O. si impegna a proteggere le informazioni, ottemperando sempre alle disposizioni imposte dalla legge sulla privacy ed evitandone usi impropri.
Ciascun Destinatario é direttamente e personalmente responsabile della cura, protezione, efficienza, conservazione dei beni immateriali (diritti d’autore, brevetti, marchi e segni di riconoscimento) affidategli dalla Società per svolgere i propri compiti, nonché dell’utilizzo degli stessi in modo proprio e conforme all’interesse societario. E’ vietato l’uso e l’impiego per fini personali, dei beni immateriali affidati ai Destinatari per svolgere i compiti professionali.
Brevetti, copyright, marchi, informazioni commerciali e segreti industriali noti come know-how societari, costituiscono patrimonio del C.S.O. e, pertanto, il C.S.O. stesso, è attento a garantire il rispetto della proprietà intellettuale propria e altrui attraverso l’espresso divieto di utilizzazione di tali risorse se non nel pieno rispetto della normativa applicabile, delle politiche e delle procedure previste per la loro tutela. E’ pertanto assolutamente contraria alle politiche del C.S.O. la riproduzione non autorizzata di software, di documentazione o di altri materiali protetti da diritto d’autore. In particolare, la Società rispetta le restrizioni specificate negli accordi di licenza relativi alla produzione/distribuzione di prodotti di terzi, ovvero di quelli stipulati con i propri fornitori di software e vieta l’utilizzo o la riproduzione di software o di documentazione al di fuori di quanto consentito da ciascuno di detti accordi di licenza. La Società vieta qualsiasi comportamento volto a determinare la perdita, il furto, la diffusione non autorizzata o l’uso improprio della proprietà intellettuale propria o altrui ovvero di informazioni riservate. A tal fine, C.S.O. si impegna ad attivare tutte le modalità di controllo preventivo e successivo necessarie allo scopo, garantendo la rispondenza alla normativa sui diritti d’autore, in particolare nelle attività di gestione delle opere scientifiche e delle banche dati, nonché sulla tutela dei segni di riconoscimento, quali marchi e brevetti. Il C.S.O. stigmatizza pertanto l’utilizzo delle banche dati (estrazione, riproduzione dei dati, presentazione in pubblico, etc.) per fini diversi da quelli per cui le stesse sono state costituite e, comunque, contrari a quanto consentito dalla normativa sulla tutela del diritto d’autore o l’utilizzazione di software non espressamente autorizzati o privi di licenza o di provenienza illecita. A tal fine è fatto espresso divieto di utilizzare le risorse informatiche per scopi diversi da quelli consentiti dalle politiche di sicurezza aziendale o per porre in essere condotte illecite.
La divulgazione a terzi di dati sperimentali, risultati di progettazione in corso e non ancora protetti da brevetto, domande di brevetti non ancora pubbliche, nel periodo di segretezza dopo il deposito, devono essere protetti da accordi di segretezza tra le parti. Costituisce inoltre violazione, la divulgazione di informazioni definite segrete, come l’anticipazione di risultati di studi sperimentali non ancora protetti durante presentazioni a congressi o fiere.
14. TUTELA DELLA VERIDICITA’ E DELLE DICHIARAZIONI NEI CONFRONTI DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA
E’ fatto assoluto divieto di assumere nei confronti del soggetto chiamato a rendere dichiarazioni davanti all’Autorità Giudiziaria, nell’ambito di un procedimento penale e avendo la facoltà di non rispondere, comportamenti volti a condizionarlo od influenzarlo nel’ambito delle sue dichiarazioni; ed è, pertanto, richiesto a coloro che interagiscono con il soggetto (i.e. decisioni sulla valutazione della performance o sull’elargizione di premi, ovvero sulla comminazione di sanzioni disciplinari, ecc), al fine di salvaguardare il principio d’indipendenza ed autonomia del medesimo nell’esprimersi davanti all’Autorità Giudiziaria.
15. REGOLE DI CONDOTTA RELATIVE AI REATI DI TERRORISMO
C.S.O. condanna e si oppone all’utilizzo delle risorse della Società per il finanziamento ed il compimento di qualsiasi attività destinata al raggiungimento di obiettivi terroristici o di eversione dell’ordine democratico, e richiede, altresì, il rispetto della suddetta normativa, delle disposizioni interne impartite e dei principi deontologici adottati.
16. DIVIETO DI FALSIFICAZIONE DI BANCONOTE, MONETE, CARTE DI PUBBLICO CREDITO, VALORI DI BOLLO E STRUMENTI E SEGNI DI RICONOSCIMENTO
E’ fatto divieto di falsificare, detenere, spendere o comunque mettere in circolazione banconote, monete, carte di pubblico credito, valori di bollo e strumenti e segni di riconoscimento contraffatti od alterati.
17. REATO DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE, PRINCIPI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
C.S.O. considera principi inderogabili la correttezza, la trasparenza e la legalità nei rapporti tra i propri operatori e i terzi, specialmente nel caso in cui gli uni o gli altri rivestano qualifica di Pubblico Ufficiale e/o incaricato di pubblico servizio.
In considerazione di quanto sopra, tutti i destinatari del presente Codice Etico devono adottare i seguenti comportamenti:
1) nessuno deve offrire o promettere denaro o altra utilità non dovuti ad un Pubblico Ufficiale o ad un incaricato di pubblico servizio che riveste le qualità di pubblico impiegato, per indurlo a compiere un atto del suo ufficio;
2) nessuno deve offrire o promettere denaro o altra utilità non dovuti ad un Pubblico Ufficiale o un incaricato di pubblico servizio per indurlo a omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un atto contrario ai suoi doveri;
3) nessuno, nell’ambito di procedimenti giudiziari, può promettere o indurre a promettere utilità o istigare alla corruzione;
4) nessuno può indurre indebitamente a dare o promettere utilità nei rapporti con un Pubblico Ufficiale o incaricato di pubblico servizio o istigare alla corruzione;
5) tutti gli operatori societari che a qualsiasi titolo ricevano da un Pubblico Ufficiale o incaricato di pubblico servizio richieste relative a quanto evidenziato sopra devono tempestivamente segnalare la richiesta alla Direzione Generale, così come eventuali richieste di istigazione ricevute da altri operatori societari;
6) nessuno che possa a qualsiasi titolo rivestire la qualifica di Pubblico Ufficiale o di incaricato di pubblico servizio:
- può abusare della sua qualifica o dei suoi poteri per costringere o indurre taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità;
- può chiedere o ricevere per sé o per un terzo una retribuzione che non gli è dovuta (in denaro o altra utilità) o accettarne anche solo la promessa per compiere un atto del suo ufficio;
- può omettere o ritardare un atto del suo ufficio o compiere un atto contrario ai doveri di ufficio;
- può chiedere o ricevere per sé o per un terzo una retribuzione che non gli è dovuta per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo.
Le disposizioni di cui sopra si applicano a tutti quei soggetti che a qualsiasi titolo trattano con la Pubblica Amministrazione, ovvero con soggetti aventi la qualifica di Pubblico Ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, nonché a tutti gli operatori che, per la tipologia delle funzioni svolte, assumono la qualifica di Pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio.
18. LE VIOLAZIONI DEL CODICE DI COMPORTAMENTO 231
18.1 Le segnalazioni delle violazioni del Codice
Chiunque venisse a conoscenza di violazioni del Codice di Comportamento 231 e, in generale, delle procedure e dei regolamenti interni, ha l’obbligo di informare tempestivamente l’Organismo di Vigilanza. Non saranno prese in considerazione le segnalazioni anonime. E’ garantito a chiunque volesse ricorrere all’Organismo di Vigilanza l’anonimato e la massima riservatezza nel trattamento delle informazioni ricevute nel rispetto della normativa sulla Privacy.
18.2 Il sistema sanzionatorio
La violazione dei principi fissati nel presente Codice compromette il rapporto fiduciario tra C.S.O. ed i propri amministratori, dipendenti, dirigenti, consulenti, collaboratori, clienti, fornitori, partners e chiunque intrattenga a vario titolo rapporti con la Società.
Ne consegue che ogni trasgressore delle singole regole di condotta prescritte da questo Codice di Comportamento 231 sarà punibile con sanzioni disciplinari che possono comportare anche la risoluzione del rapporto di lavoro subordinato o del contratto di collaborazione. C.S.O. perseguirà le violazioni del presente Codice attraverso provvedimenti disciplinari adeguati e proporzionati, commisurati alla gravità dell’infrazione e alla eventuale reiterazione della stessa.
L’applicazione di sanzioni disciplinari per violazione delle regole di condotta ed inosservanza delle disposizioni aziendali è indipendente dall’instaurazione di azioni giudiziarie e dal loro esito, e pertanto prescinde dal carattere di illecito penale che la condotta possa configurare.
Il sistema disciplinare adottato da C.S.O., in linea con quanto previsto dal Codice Civile, dallo Statuto dei Lavoratori e dai CCNL applicabili, è consultabile presso la direzione del personale.
19. DIFFUSIONE ED OSSERVANZA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO 231
La conoscenza e l’osservanza del Codice da parte di tutti i suoi destinatari sono condizioni primarie per la trasparenza e l’immagine della Società.
A tal fine copie di questo Codice saranno disponibili presso la sede sociale e comunque presso l’Area Personale.